Taccuino delle scribacchiature del sud

Autore: Gahse Zsuzsanna

18.00

In questo libro che ha l’andamento, ma non l’orizzontalità, del diario, i protagonisti sono tre: l’io narrante, che solo in minima parte coincide con l’autrice, suo nonno Endre, un ungherese che in gioventù ha trascorso qualche anno in Spagna lavorando come pianista di piano bar e Tokoll, un fotografo che somiglia a Goya, interlocutore ideale e reale dell’io narrante. Il viaggio (nello spazio come nel tempo), sia esso inteso come curiosità genealogica (dall’Ungheria alla Spagna sulle tracce del nonno Endre), come fatto sociologico (dalle grandi migrazioni dei nostri giorni ai “romanzi di emigrazione” che appassionano le giurie dei premi letterari) come ricerca linguistica o storica è l’elemento dominante del libro. Il tutto si intreccia con molta sapienza e ironia in una narrazione densa di riferimenti culturali e storici ma lieve che lascia il lettore stupefatto e mutato.

 

Traduzione di Paola Celio, Cristina Costantini, Gabriella Motolese, Patrizia Ruth Pancaldi, Bettina Ricceri, Stefania Siddu all’interno del primo corso di traduzione editoriale tedesco-italiano della Casa della letteratura di Lugano tenuto da Anna Ruchat.

Autore

Gahse Zsuzsanna

Pagine

Anno di Pubblicazione

Collana

Dimensioni

130 mm x 210 mm

ISBN

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